Il primo salotto finanziario
Nella serata organizzata con l’associazione Dante Alighieri di Verbania, con grande partecipazione e interesse, abbiamo parlato del rapporto tra “ITALIANI & FINANZA”, facendo un percorso nel quale ci siamo riconosciuti come risparmiatori e conosciuti un po’ meglio come investitori. Cominciamo!
Noi risparmiatori italiani…
Partiamo da un presupposto, siamo grandi risparmiatori. I dati ci dicono che nonostante le difficoltà il risparmio degli italiani è aumentato, per lo più su un solo asset, la liquidità, come dimostra l’immagine:
Senza però pensare ai costi a cui essa è esposta, canoni di conto corrente esosi, imposte di bollo e inflazione, che la impoveriscono continuamente.
… e come investitori?
La finanza viene guardata con distacco, questo perché le conoscenze sono basse e si preferisce consultarsi con amici e familiari, piuttosto che con un serio professionista. Il risultato è che molte persone scelgono di non investire, perdendo occasioni. Chi invece investe, lo fa sull’onda dell’emozione e/o per motivi esterni, anziché sulla base di una corretta pianificazione. La scelta degli strumenti finanziari di conseguenza non sempre è coerente con le proprie necessità. Tutto questo porta a risultati modesti o addirittura insoddisfacenti, come dimostra il confronto con altri paesi europei:
Guardiamo alla Finlandia, ad esempio. Il risultato decisamente migliore rispetto a quello italiano (nello stesso periodo di tempo) non è frutto del caso, ma di una corretta gestione del risparmio e degli investimenti.
Il potere della mente
Andiamo adesso un po’ più a fondo, e cerchiamo di capire dove sbagliamo. Semplice, lasciamo che la metà emotiva del nostro cervello prenda il sopravvento su quella razionale. Questo ci porta a commettere errori sia nei nostri investimenti che nell’approccio con il mondo finanziario. Tra i più frequenti: Overconfidence, Errore di attribuzione, Errore di conferma, Home bias, Status quo biasis ecc. Quindi le emozioni hanno un ruolo decisamente importante. Ad ulteriore riprova, ecco il ritratto che la Consob ha fatto dell’investitore italiano:
C’è del lavoro da fare e possiamo farlo assieme!
Una nuova speranza
Per migliorare la situazione, basta poco. Iniziare ad approcciare l’educazione finanziaria. Questo per conoscere meglio la realtà che ci circonda e capire come rispondere prontamente. Il punto di partenza è mantenere la calma e leggere i dati in maniera consapevole. Perché non sempre tutto è come appare. Mi credereste se vi dicessi che la crisi finanziaria del 2008 è durata solo 18 mesi? Non solo, dopo questi, sono addirittura seguiti ben 58 mesi di crescita continuativa! Le difficoltà che abbiamo affrontato ci hanno portato a percepire una continua crisi, quasi costante, ma non è così e il grafico ce lo dimostra:
Il mondo è in continua crescita, certo con periodi di volatilità, ma l’importante è saperli superare e sfruttare al meglio.
Ecco la nuova speranza: conoscere meglio la realtà finanziaria per affrontarla nel migliore dei modi. Affiancati sempre dal giusto professionista!