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La parola rumore evoca immediatamente sensazioni sgradevoli. A nessuno piace ritrovarsi in un ambiente rumoroso, e addirittura esistono diverse patologie legate all’eccesso di rumore. Come avrete già pensato, non è proprio il mio campo di studio, e allora perché oggi parliamo di rumore? Perché il rumore non sempre è quello acustico.

Viene definito rumore anche l’eccesso di informazioni e preoccupazioni che possono influire sulla qualità della nostra vita. Oggi voglio parlare proprio di questo, dell’effetto che questo “rumore” di sottofondo può avere sulla nostra tranquillità finanziaria.

Cos’è l’effetto rumore?

Immaginate di trovarvi in una stanza silenziosa, a leggere. Piano piano iniziate a sentire un bisbiglio in lontananza. Poi se ne aggiunge un altro, è un altro ancora, e si crea un brusio. Nel frattempo parte anche una musica di sottofondo che cresce, cresce, sempre di più.

In men che non si dica la vostra stanza tranquilla è diventata un caos assordante. Improvvisamente non riuscite più a concentrarvi e leggere, e probabilmente provate una sensazione di disagio e irritazione. Ecco l’effetto rumore.

Il rumore delle informazioni

Tutti i giorni veniamo subissati da informazioni, da ogni parte. Telegiornali, programmi di attualità, podcast, social, siti di testate giornalistiche. Che parlino di cronaca, politica o di altro genere, questa mole di informazioni deve essere elaborata in qualche modo.

E nel mucchio rientrano naturalmente anche le notizie economiche e finanziarie. Guerra, inflazione, recessione, crisi, “miliardi bruciati” sulle borse, fine del mondo come lo conosciamo, e chi più ne ha più ne metta.

Ecco che si trasformano in un assordante “brusio” che prende man mano il sopravvento, creando uno stato di ansia e panico crescenti. Automaticamente si innesca la “modalità emergenza”: contenere i danni, pensare solo al qui e ora, sopravvivere fino a domani. Cioè il contrario della buona pianificazione finanziaria.

Quindi non mi devo informare?

Ovviamente informarsi è necessario, ma quello che dobbiamo valutare è la qualità dell’informazione e soprattutto l’interpretazione e quindi l’uso che facciamo delle informazioni che otteniamo. In un mondo in cui tutto è urlato e tutto è tirato a lucido, molte volte fermarsi un attimo e fare delle considerazioni è fondamentale.

Purtroppo gli argomenti di economia e di finanza vengono spesso trattati in maniera molto superficiale, tramite opinionisti o social guru che oggettivamente non sono esperti del settore. Oppure, all’estremo opposto, affidati a docenti più che qualificati, ma poco in grado di trasmettere le loro competenze in un linguaggio comprensibile anche a chi non abbia un master avanzato in finanza.

In entrambi i casi il rischio è di fraintendere il contesto, o non capirlo affatto.

Come informarsi

Come detto le possibilità di informazioni sono infinite, grazie ad internet abbiamo accesso a tutto. Una prima cosa che si può fare è scremare le fonti, privilegiando quelle più attendibili e più equilibrate. La seconda è quella di verificare sempre se qualcosa non ci convince, o approfondire se non è del tutto chiaro.

Ma la cosa forse ancora più importante è scindere le informazioni irrilevanti (per la nostra pianificazione) da quelle che invece è utile considerare.

Per fare questo può essere utile avere un professionista con cui confrontarsi.

Soprattutto negli scorsi mesi, nostri clienti ci hanno portato le loro perplessità e paure rispetto a quanto accadeva intorno a loro e a quanto avevano potuto sentire. Proprio per questo ci siamo confrontati con loro per fare delle valutazioni relative ad ogni parte della loro pianificazione finanziaria. È venuto fuori che la maggior parte delle notizie era contingente e strettamente correlata al breve periodo. Quindi non in grado di intaccare la bontà di una pianificazione di lungo periodo.

Il confronto ci porta a capire se e quando è opportuno intervenire, senza cedere alla tentazione di buttare alle ortiche tutto il lavoro fatto. E soprattutto permette di ritrovare la fiducia e la serenità.

Il rumore della quotidianità

Lo sappiamo bene, il tran tran di ogni giorno può diventare un vortice che ci assorbe. Quando hai i figli da gestire, le scadenze di lavoro da rispettare, la casa da seguire, far la spesa, cucinare, faccende familiari da seguire, amici da non trascurare, vacanze da pianificare… l’unica cosa che vorresti è ficcare la testa sotto il cuscino e sperare che tutte queste “voci” ti lascino in pace.

Anche questo è rumore. E anche in questo caso la tua pianificazione finanziaria rischia di farne le spese.

Perché in molti casi la reazione è quella di considerarla “non essenziale”. Ed ecco che quella decisione da prendere sugli investimenti la rimando di una settimana, poi di un mese, poi un anno, perché proprio non c’è il tempo. O peggio, “il risparmio che Irene continua a dirmi di costruire come prima cosa dovrà proprio aspettare, questo mese ci sono troppe spese impreviste”.

La verità è che ancora una volta il rumore non permette di sentire le cose davvero importanti: le tue priorità!

Ovviamente non dico che la cosa da fare sia ignorare la propria vita per pensare solo agli investimenti. Anzi, la pianificazione finanziaria è proprio l’opposto: è quell’alleato, insieme al consulente, che ti permette di dedicarti in tutta tranquillità a tutto il resto della tua vita. Sapendo che i tuoi risparmi sono sistemati al meglio, pronti a supportarti.

Eliminare l’effetto rumore

Il silenzio perfetto è impossibile da ottenere. Lo vediamo anche noi personalmente, anche nella realtà lavorativa, come molte informazioni ci toccano e a volte rischiano di distrarci.

Quello che si può fare è trovare il modo di abbassare il volume del brusio di sottofondo.

In parte lo abbiamo già visto per il rumore da informazioni, si può scegliere cosa è utile e importante sentire e cosa invece possiamo silenziare.

Con la vita quotidiana è più difficile, non sempre si può ignorare qualcosa. Ma si può mettere in pausa giusto il tempo necessario a capire che fare una solida pianificazione è una priorità assoluta. In questo modo, con i risparmi sistemati per bene, anche altre preoccupazioni improvvisamente calano di volume.

In entrambi i casi l’aiuto del consulente finanziario è prezioso. È quel secondo parere che ti aiuta a capire se una notizia è fondata o solo l’ennesimo titolone acchiappa click. È quella persona che ascolta la tua quotidianità ma dall’esterno, e può dirti come trovare le tue priorità.

Noi possiamo fare una cosa che per voi è quasi impossibile: quando lavoriamo alla vostra pianificazione possiamo mettere le cuffie anti rumore. E per quel tempo esistete solo voi, i vostri obiettivi e le vostre necessità.

Una volta costruita la pianificazione, il confronto costante con il consulente è la certezza che se il rumore si fa assordante ci sarà sempre qualcuno con cui parlarne. Un po’ come entrare per un’oretta in una stanza insonorizzata, in cui si può scegliere cosa sentire e cosa no.