Skip to main content

Negli ultimi anni stanno davvero moltiplicandosi forme di investimento diverse da quelle “tradizionali”. In alcuni casi si tratta di opzioni da poter valutare seriamente e in altri sono idee decisamente stravaganti. Ma quali sono gli investimenti alternativi?

Rimanendo nell’ottica di una corretta pianificazione finanziaria, fatta per rispondere in primis alle necessità oggettive della persona e per portare in parallelo una crescita del patrimonio, parliamo di quegli strumenti che possono essere valutati in un patrimonio complessivo.

 

Le caratteristiche

 

Gli investimenti alternativi hanno delle caratteristiche “comuni” tra di loro che possiamo riassumere cosi:

 

  • Bassa correlazione con gli investimenti tradizionali, come azioni e obbligazioni
  • Potenziale di rendimento più elevato rispetto agli investimenti tradizionali
  • Settori meno consueti e spesso illiquidi
  • Periodi di immobilizzo più lunghi, ossia la frequenza di rimborso/vendita delle quote potrebbe non essere giornaliera.
  • Strutture d’investimento e profili di rischio/rendimento spesso complessi
  • Requisiti minimi d’investimento tipicamente più elevati
  • Profilo di rischio peculiare da conoscere prima di investire

 

Questo ovviamente comporta dei vantaggi e degli svantaggi che vanno valutati attentamente se come dicevamo prima stiamo lavorando in un’ottica di pianificazione finanziaria.

 

Per capire meglio come funzionano e quali sono gli investimenti alternativi, vediamo assieme alcuni di loro.

 

Mercati privati

 

Si tratta di investimenti simili a quelli tradizionali come tipologia degli strumenti, ma che non sono quotati sulle borse.

Per questo motivo vengono chiamati “privati”, perché si tratta di accordi privati appunto tra chi investe e chi riceve i soldi.

 

Private Debt

 

Questi strumenti sono composti da debito emesso da piccole e medie imprese non quotate, sottoscritti da investitori istituzionali non bancari.

I più noti strumenti di questo tipo nella realtà italiana sono i Minibond, che altro non sono che prestiti obbligazionari a medio-lungo termine di importo complessivo inferiore ai 50 milioni di Euro.

 

Private Equity

 

Negli investimenti di private equity si acquisisce la partecipazione e/o titoli di società solitamente non quotate in borsa.

Questo dovrebbe portare nel tempo a generare valore attraverso il sostegno alla crescita di imprese nuove o la ristrutturazione di società esistenti che presentano inefficienze operative con prospettive di conseguimento di consistenti guadagni sul lungo termine.

 

Fondi di Investimento Alternativi (FIA)

 

In questo caso parliamo di fondi il cui portafoglio non comprende strumenti tradizionali. I FIA a differenza dei fondi tradizionali non seguono un benchmark di riferimento e molto spesso presentano dei profili di rendimento e di volatilità più alti. Possiamo qui citare gli Hedge Fund, fondi di investimento decisamente speculativi con l’obiettivo di rendimento assoluto, ovvero anche quando i mercati finanziari sono in perdita.

 

Beni reali

 

Un altro modo per investire è acquistare degli oggetti materiali che possano mantenere e incrementare il loro valore nel tempo, per poi essere rivenduti ricavando un profitto.

 

Asset reali alternativi

 

In alcuni casi i beni materiali possono mantenere il loro valore anche in periodi negativi per i mercati finanziari o addirittura incrementarlo in questi momenti di crisi.

Proprio per questa caratteristica, tali asset vengono spesso definiti “bene rifugio”: il bene rifugio per eccellenza è l’oro; altri esempi possono essere pietre e metalli preziosi, quadri e altri oggetti d’arte o da collezione.

 

 

Proprietà immobiliari

 

Per la realtà immobiliare bisogna aggiungere che essendosi evoluto in una classe di attivo sfaccettata, ha iniziato a comprende fondi immobiliari quotati e privati e finanziamenti immobiliari commerciali privati. Gli investimenti immobiliari hanno solitamente una bassa correlazione con le azioni, e sono considerati classicamente una “copertura” contro l’inflazione.

Nonostante la visione classica, non sempre riescono nell’ultimo compito, basti vedere la situazione di svalutazione immobiliare di molte realtà italiane al di fuori di Milano e di alcuni dei grandi centri.

 

Vantaggi e svantaggi

 

Come tutte le forme di investimento, anche gli investimenti alternativi presentano dei PRO, quali ad esempio una bassa correlazione con gli investimenti tradizionali, e un potenziale di rendimento più elevato. Questo però non significa in automatico che andranno meglio di tutto il resto, quindi bisogna valutare anche l’altra faccia della medaglia.

Ad esempio, avendo attivi spesso illiquidi, questo comporta ancora di più una corretta analisi delle finanze da destinarvi. Il per non rimanere “incastrati” con risorse che potrebbero servirti.

Un esempio classico italiano sono gli immobili, che spesso richiedono tempi abbastanza lunghi per la transazione, e che in molte parti del nostro paese hanno subito una svalutazione invece che rivalutarsi.

 

In conclusione

 

Anche questi strumenti possono essere dei validi alleati di una pianificazione strutturata. Come espresso prima vanno fatte le giuste analisi e messi in campo i giusti accorgimenti per evitare di sovra esporsi a delle realtà con delle caratteristiche ad oggi abbastanza rigide e con tempi lunghi.

Come sempre, se vuoi valutarli nella tua pianificazione, noi siamo qui!