Abbiamo già parlato di rischio negli investimenti, demolendo un falso mito, quello del rischio zero. Lo ripetiamo, non esiste!
Questo perché ogni investimento ha un suo rischio, anche quelli più cauti o considerati meno rischiosi.
E abbiamo visto che il rischio può avere diverse sfaccettature. Oggi ci concentreremo sui rischi oggettivi, cioè quelli intrinsechi negli strumenti finanziari e persino nel mercato stesso. Ne vedremo una serie, in modo da toccare con mano come questi possano davvero essere presenti anche dove meno ce lo aspettiamo. Ma anche se sono a volte sottovalutati, vanno tenuti in considerazione nella creazione di una buona pianificazione finanziaria.
Alla fine vedremo anche un rischio meno legato agli strumenti, ma che comunque permea ed influenza gran parte della vita dei nostri investimenti, e soprattutto cercheremo un metodo per vincere nella grande sfida tra investimenti e rischi.
Rischio specifico e rischio sistematico
Partiamo nel nostro percorso da due rischi abbastanza generali e che fanno parte di ogni strumento finanziario e che soprattutto toccano, in un modo o nell’altro un po’ tutte le pianificazioni.
Il rischio specifico è quella tipologia che si corre quando si lega le sorti del proprio investimento ad un singolo o pochi titoli. Per esempio se il titolo X compone il 60% del nostro portafoglio, il suo rischio specifico è altissimo. Per evitarlo abbiamo un’alleata formidabile, la diversificazione!
Parliamo ora del rischio sistematico, che altro non è che l’oscillazione del mercato in cui si investe. Essendo legato al mercato nella sua interezza, che si tratti di uno ristretto come ad esempio quello europeo oppure più ampio come quello mondiale, non è un rischio eliminabile. Bisogna esserne consapevoli e valutare i pro e i contro di ogni soluzione, in modo da bilanciarle al meglio.
Rischio di liquidità
Uno dei rischi che spesso viene sottovalutato è la capacità e velocità di rimborso di un investimento. Infatti che sia per effetto di una scadenza, oppure di una nostra decisione, quando è il momento di vendere uno strumento ci deve essere qualcun altro disposto ad acquistarlo. E non è detto che sia facilmente liquidabile. Per fare un esempio, se un dato prodotto finanziario ha pochi scambi e quindi poco mercato, la sua liquidabilità sarà bassa, ed il rischio è di doverlo tenere in portafoglio molto a lungo. È quindi buona prassi investire in strumenti con un numero elevato di scambi giornalieri, così da essere sicuri di poter disporre delle somme quando si ha effettivamente bisogno.
Rischio emittente
È legato alla solidità patrimoniale delle società emittenti, in altre parole è il rischio che la società possa fallire. Maggiore è la qualità, le prospettive economiche ed il rating dell’emittente e minore sarà l’esposizione a questa tipologia di rischio.
Per il comparto azionario, il prezzo del titolo esprime le aspettative degli investitori verso le prospettive di guadagno delle imprese emittenti.
Per la parte obbligazionaria, un fattore da controllare è l’interesse corrisposto all’investitore, cioè la cedola. Un interesse particolarmente alto e fuori mercato è spesso sinonimo di un rischio più elevato.
Rischio cambio
È l’impatto delle fluttuazioni valutarie. Se acquisti titoli in valute diverse dalla tua valuta domestica, il rischio è che queste si svalutino, portando ad avere una perdita al momento della vendita dovuta non tanto al prezzo dello strumento ma al cambio.
Per fare un esempio, se la tua valuta di riferimento è l’Euro e acquisti strumenti finanziari in Dollari, questi ultimi possono deprezzarsi rispetto alla tua valuta. In pratica ci vogliono più Dollari per ricomprare il tuo Euro e questo può comportare una discesa di valore del tuo investimento espresso in valuta estera.
Il rovescio della medaglia è che un cambio favorevole comporta un vantaggio. Quindi, per tornare al nostro esempio, se il Dollaro si apprezza rispetto all’Euro, il valore del tuo investimento in Dollari aumenta.
I rischi delle obbligazioni
Dopo aver visto dei rischi comuni alle diverse classi di investimento, vogliamo vedere assieme quelli legati a strumenti considerati normalmente più sicuri: le obbligazioni.
Strumenti da sempre sinonimo di garanzia del capitale e per questo ampiamente utilizzati da moltissimi investitori, hanno dei rischi molto peculiari da ricordarsi bene prima di valutarli come soluzioni.
- Tasso d’interesse: è la sensibilità di un’obbligazione alle variazioni dei tassi di interesse stabiliti dalle banche centrali. Quindi la possibilità che il prezzo del titolo diminuisca in caso di rialzo dei tassi di interesse. Il motivo è semplice: se vengono alzati i tassi, le nuove obbligazioni avranno cedole più alte, quindi gli investitori venderanno le obbligazioni precedenti per acquistare quelle più remunerative. Ed ecco spiegato il calo di prezzo. Uno strumento, che permette di valutare la sensibilità delle obbligazioni o dei fondi obbligazionari ai tassi di interesse è la duration. Espressa in numero di anni, più è alta la duration e maggiore è la sensibilità dell’obbligazione. Per fare un esempio, se la duration è di 4 anni, l’obbligazione perderà il 4% per ogni punto percentuale di aumento dei tassi di interesse. Conoscere la duration può aiutarci a prevenire gli effetti negativi di un possibile rialzo dei tassi.
- Credito: il rischio che l’emittente sia inadempiente nel pagamento degli interessi o del capitale. Ovviamente esistono diversi livelli di affidabilità, e questo va considerato nell’analisi dei rischi.
Il rischio umano
E siamo quindi arrivati al rischio che permea un po’ tutte le pianificazioni finanziarie. Abbiamo già parlato in diversi articoli di come i comportamenti umani, le emozioni e altro possono creare problemi alla pianificazione. Possiamo quindi parlare di un vero e proprio rischio umano che può portare verso risultati indesiderati, come nell’esempio che riportiamo di seguito.
Nel 1977 Peter Lynch prese in gestione il fondo Magellan di Fidelity. 13 anni dopo nel 1990 si dimise, lasciando come risultato un ottimo 29% all’anno! Ma quanti investitori festeggiarono tutto ciò? Circa il 50%.
Perché il restante 50% perse soldi nonostante l’ottima gestione? Perché il rischio umano, ovvero le emozioni, panico, paura presero il sopravvento. Questo li portò ad uscire nei momenti più volatili di mercato, con prezzi bassi, ed entrare nei momenti di euforia con prezzi alle stelle.
Queste scelte sbagliate portarono al fallimento degli investimenti di molte persone, nonostante le ottime scelte del gestore.
Il fattore umano va quindi valutato nelle nostre scelte di pianificazione? Ovviamente si!
Come ridurre i rischi
A questo punto, vogliamo darvi una mano nel ridurre i rischi di cui abbiamo parlato e gli altri che possono presentarsi.
Un metodo è sicuramente lo studio. Questo aiuta nelle varie analisi da fare prima di investire. Senza conoscere la parte tecnica di questo universo, ogni possibile scelta fatta in autonomia, anche quella più banale può essere un rischio abilmente travestito.
Dal punto di vista tecnico, uno dei metodi più efficaci per ridurre i rischi oggettivi di cui abbiamo parlato è la diversificazione. Evitare di concentrarsi su un solo strumento, asset class, mercato, settore o area geografica riduce sensibilmente l’impatto dei rischi sull’investimento complessivo.
Un altro strumento fondamentale, di cui abbiamo già parlato, è la pianificazione finanziaria. Mettere in chiaro risorse, obbiettivi e tempo è fondamentale e serve per creare una visione chiara del futuro e della strada da percorrere.
Ma tutto questo può non bastare!
Perché nonostante tutto possono esserci molti ambiti che non vengono considerati, oppure che potrebbero ricevere una risposta non adeguata. Ed ecco che il confronto con un professionista ti aiuta a ridurre ulteriormente questi rischi. Questo perché affidarsi e confrontarsi con una persona in grado di riconoscere in anticipo i possibili problemi, e soprattutto di valutare al meglio le possibili soluzioni in ogni loro sfaccettatura, ti toglie dalle spalle la possibilità di sbagliare e ti permette di valutare in maniera più serena e razionale quanto sta accadendo nel contesto che ti circonda, aiutandoti a portare avanti i tuoi obbiettivi e ad ottenere i tuoi risultati.
E come sempre, come consulenti finanziari noi siamo qui, se vorrai, per darti una mano!