Già nel glossario abbiamo definito cosa sia l’interesse composto, facendo un piccolo esempio.
In questo articolo approfondiremo questo interessante argomento.
Chiamato “l’ottava meraviglia del mondo” da Albert Einstein, l’interesse composto è un alleato prezioso, ma spesso sottovalutato dai risparmiatori e investitori.
Perché?
Diciamo subito che richiede tempo per valorizzare al meglio le proprie capacità. Tempo che spesso non viene calcolato nella maniera corretta, privilegiando soluzioni brevi e di guadagno sicuro, anche se spesso molto ridotto. Ma l’interesse composto, può davvero fare la differenza in un investimento? Sempre Einstein ha detto: “chi lo capisce guadagna, chi non lo capisce paga”. E questo non è un caso. Nel glossario abbiamo visto come in soli 3 anni l’interesse composto garantisse un bel 2% in più rispetto rispetto all’interesse semplice. Immaginiamo cosa possa fare in 10, 20 o più anni.
Certo, anche l’interesse composto va usato correttamente, inserendolo nella giusta programmazione finanziaria, in modo da sfruttarne al meglio i risultati. Possiamo parlarne assieme!
Ora però, vediamo alcuni esempi che ci aiuteranno a capire meglio le potenzialità del nostro alleato.
Due gemelli a confronto
Per questo esempio mi ispiro a Malkiel, che racconta la storia di due gemelli William e James di 65 anni, in pensione da poco. I due fratelli sono identici, ma hanno fatto scelte economiche differenti.
Infatti William ha aperto a 20 anni il proprio conto pensione, investendo 4000 dollari all’anno per 20 anni. A 40 anni decide di smettere di versare i propri soldi, ma li lascia a maturare il 10% all’anno. Il tutto in un ambiente privo di tassazione. Alla fine avrà versato 80.000 dollari.
James invece, fa l’opposto del fratello, ed incomincia a versare a 40 anni. Versa 4000 dollari all’anno al 10%, ma lo fa per 25 anni. 5 anni in più del fratello. In tutto versa 100.000 dollari.
Chi avrà più soldi per andare in pensione?
Il fratello che aveva investito meno soldi. E con ben il 600% in più!
William infatti è andato in pensione con un patrimonio per la pensione di 2,5 milioni di dollari. James che aveva risparmiato per più tempo invece aveva meno di 400.000 dollari.
Questo grazie al costante lavoro dell’interesse composto.
Se già questo esempio stupisce, vediamone un altro.
Il caso di Benjamin Franklin
Benjamin Franklin morì nel 1791, lasciando 1000 dollari a ciascuna delle città di Boston e Philadelphia.
Vi erano delle condizioni:
- Il denaro iniziale (1000$) andava investito, e mantenuto tale per 100 e 200 anni dalla sua donazione.
Dopo 100 anni ciascuna città ritirò circa 500.000 $, finanziando opere pubbliche. Dopo 200 anni le città poterono ritirare circa 20.000.000 $ ciascuna.
Ecco come l’interesse composto può dare grandi vantaggi. Ora bisogna solo sfruttarlo!