Il mondo del credito è cambiato (ancora)
Un tema di cui stiamo dibattendo molto con i nostri clienti è: ” Quando chiedere un prestito? Ha senso prendere i soldi in prestito con questi tassi?”.
L’argomento è tornato alla ribalta dopo il repentino rialzo dei tassi dal 2022 in poi, che ha portato un aumento dei costi del credito.
Certo, nel confronto generazionale che possiamo fare con molti clienti notiamo che siamo ancora ben lontani dai tassi a doppia cifra, ad esempio 15% per finanziamenti personali degli anni ’80 e ’90, ma sicuramente la situazione è molto diversa dagli anni appena trascorsi e questo colpisce l’immaginario collettivo.
Oggi si può fare debito?
Partiamo da un elemento semplice, si può ancora fare debito? Sicuramente si, anche se le condizioni sono cambiate. Prendiamo ad esempio la richiesta per un mutuo acquisto casa.
Il tasso di interesse toccherà sicuramente la rata finale, perché il costo del denaro la fa variare in su o in giù. Questo comporta che dovrai fare dei calcoli per capire se la tua capacità di indebitarti sarà sufficiente, e soprattutto sarà facile per te sostenerla. Per darti un punto di partenza, il massimo finanziabile per un mutuo è il 30% circa dei tuoi redditi, salvo che tu non abbia altri finanziamenti in essere che ne diminuiscano la capienza.
Perché utilizzare il debito?
Spesso il debito viene visto come un mostro terrificante, un cerbero a tre teste pronto ad attaccare. Oppure, come una gigantesca borsa di Mary Poppins a cui poter attingere illimitatamente.
In realtà come tutte le cose, vanno fatte delle considerazioni che ci portano a dire che esiste un debito buono e un debito cattivo, ma che allo stesso tempo esiste una via di mezzo che dobbiamo valutare per ottenere il meglio dalle operazioni che andiamo a svolgere con lo stesso.
Il debito cattivo
Quando un debito può essere considerato come il cerbero citato poco fa? Sicuramente quando il suo costo è esagerato e magari fuori mercato. Ovviamente se oggi i tassi sono al 4% e il tasso a cui vuoi indebitarti è al 25%, l’operazione è sicuramente errata.
Allo stesso tempo un debito cattivo può essere quello che ti assorbe tutta la tua capacità di risparmio, senza darti possibilità di creare degli utili dall’investimento. Facciamo un esempio.
Se vuoi acquistare una casa, e la rata del mutuo risulta alta, tanto da toglierti qualsiasi capacità di risparmio, questo è un campanello di allarme. Infatti così facendo rischi che tutte le tue risorse vadano nell’immobile, la rata risulta eccessiva e qualsiasi imprevisto potrebbe creare un problema insormontabile!
L’altro debito sicuramente da evitare è quello che si contrae per qualsiasi cosa. Prestiti, finanziamenti personali, rate per qualsiasi acquisto, carta di credito che finanzia se stessa in un vortice crescente. Questo significa vivere al di sopra delle proprie possibilità, ed è deleterio per la finanza personale. Perché costringe a vivere nel qui e ora, senza possibilità di pianificare e risparmiare per il futuro.
Il debito buono
Il debito buono riprende quanto abbiamo detto sopra, invertendo le logiche. È quel debito che ti permette di conservare risorse del tuo piano di risparmio.
Un buon tasso di interesse sarà sicuramente vantaggioso, e una rata facilmente sostenibile è qualcosa che ti aiuterà sicuramente. Il debito buono si associa poi ad una pianificazione strutturata, perché c’è sempre un calcolo da fare!
Ad esempio, se il tuo portafoglio conta 150.000 euro investiti, e vuoi acquistare una prima casa da 90.000 euro, la cui rata mutuo ipotizziamo verrebbe per te facilmente sostenibile, cosa dovresti fare?
Molti di primo achito direbbero di volerla pagare in contanti, questo perché come abbiamo detto il debito è visto da molti in maniera negativa. Bisogna però porsi una domanda: “in quanto tempo potrei rimettere via 90.000 euro?”.
La domanda è fondamentale, perché se la risposta è molto in là nel tempo, allora forse è meglio fermarsi e ragionare come dicevamo prima. Un buon mutuo, con una rata facilmente sostenibile sarà la soluzione migliore, con i tuoi risparmi ancora integri a lavorare per te e magari con ancora una capacità di risparmio per poterli accrescere.
La via di mezzo
Come dicevamo, non è tutto sempre bianco e nero. Ci sono molte vie di mezzo da poter valutare soprattuto per quanto riguarda l’indebitarsi. Ovviamente si possono valutare delle situazioni in cui, ad esempio, si utilizzi una parte di risparmi per abbassare la quota da finanziare e di conseguenza la rata da pagare nel corso del tempo. Ovviamente queste sono variabili che vanno studiate caso per caso, quindi è impossibile dare una risposta pre confezionata.
Conclusioni sul debito
Per concludere, il debito può essere un utile alleato, come tante altre cose bisogna imparare ad utilizzarlo senza pregiudizi fuorvianti. Inoltre, considerazione da fare che si lega a questo particolare momento storico, un debito a tasso fisso in periodi di inflazione può avere un ulteriore vantaggio, dato dalla “svalutazione” del valore del capitale. Questo perché la cifra nominale da restituire rimarrà invariata, ma ovviamente con il lavoro dell’inflazione crescente, vedrà ridursi il suo valore reale, avvantaggiando chi deve pagare il finanziamento.
Inoltre, il rialzo dei tassi ha si portato al rialzo il costo del finanziamento, ma anche quello del denaro. Questo significa che si possono trovare forme di remunerazione che rendono più del costo del finanziamento.